Storia della Basilica

Brevi cenni storici

La Santa Casa dell’Annunziata, ente assistenziale che accoglieva orfani e trovatelli e si occupava dell’infanzia abbandonata, fonda le sue radici storiche nel XIV secolo ed è una delle istituzioni più importanti e antiche del Regno di Napoli. Nel 1343 sorse il complesso comprendente la chiesa, l’ospedale, l’ospizio dei trovatelli e il conservatorio delle esposte. Nel XVII, l’ospedale divenne uno dei più importanti della città, accogliendo circa cinquecento malati. La fama della Santa Casa dell’Annunziata è però legata soprattutto alla famosissima “ruota” dove venivano abbandonati i bambini concepiti da madri troppo povere per badarvi oppure illegittimi e pertanto raccolti e mantenuti da questa istituzione. Il primo documento attestante l’abbandono nella ruota è risalente al 1601 ed è ancora possibile osservare, su Via Annunziata, il pertugio (ora sigillato) in cui venivano introdotti gli “esposti” cioè i neonati abbandonati; la ruota fu chiusa nel 1875.
La basilica attuale, situata nel cuore di Napoli, fa parte del complesso monumentale ed è stata realizzata in origine nel XIII dagli Angioini; sottoposta più volte a lavori nel corso delle epoche, a metà del 1700 circa la sua ricostruzione fu affidata a Luigi Vanvitelli, poi proseguita dal figlio Carlo. Per permettere la continuazione delle celebrazioni nonostante i lavori di ricostruzioni, Luigi Vanvitelli fece realizzare una Chiesa nei sotterranei, il succorpo dell’Annunziata.

 

 

Percorso didattico

Realizzazione ASSOCIAZIONE AMICI DEI MUSEI DI NAPOLI
Progetto Museo con il coordinamento della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico – Artistico e Etnoantropologico di Napoli e Provincia

Coordinamento scientifico
Ida Maietta, Soprintendenza BAP PSAE di Napoli e Provincia
Roberta Catello, Progetto Museo

Testi
Clelia Abate: Santa Casa, Ruota, Portale, Battenti e Cortile Monumentale, Navata e crociera, Prima e Seconda cappella navata destra
Daniela Castaldi: Succorpo, Chiesa, Interno, Cappelle del vestibolo, Terza cappella navata sinistra
Laura Di Domenico: Passetto, Sacrestia, Sala del Tesoro, Cappella Carafa, Abside e Altare Maggiore, Prima e Seconda cappella navata sinistra

Traduzioni
Maria Grazia Barsanti

Realizzazione editoriale e progetto grafico
ABEX srl

Referenze fotografiche
Laboratorio fotografico Soprintendenza BAP PSAE di Napoli e Provincia, Salvino Aveta, Antonio Lombardo