Il portale, i battenti e il cortile monumentale.
Compreso nella cinquecentesca torre campanaria è l’ingresso alla Santa Casa. L’ambiente è costituito da un atrio coperto da volte a botte, aperto su due lati con archi chiusi da cancelli e da un portale marmoreo, realizzato dal lombardo Tommaso Malvito (not. 1476-1508), che ebbe un ruolo dominante nella produzione scultorea napoletana a partire dall’ultimo decennio del Quattrocento. Osservando il portale appare evidente che la raffinata classicità delle candelabre, intagliate sulle paraste che inquadrano gli stipiti, si discosta dalla lunetta ad arco schiacciato, che reca al centro una monumentale Madonna, che accoglie i devoti sotto il suo manto, tra due angeli musicanti, considerati una prova giovanile di Giovan Tommaso Malvito (1496-1529).
Si inseriscono nella porta marmorea i battenti lignei realizzati intorno al XVI secolo da Pietro Belverte (not. 1507-1513). Nella intelaiatura dei battenti, dove ricorrono in alto le iniziali A.G.P., (Ave Gratia Plena) allusive al titolo della chiesa, si inseriscono gli stemmi della famiglia Caetani in ghirlande. Al di sotto di tali stemmi, nella parte mediana della porta, sono incastonate quattro bugne quadrate che recano, su ciascuna faccia triangolare, rilievi raffigurati delfini e teste di demoni che si combinano con fruttiere ed ali di grifo incrociate e dove trova posto una testina muliebre inserita in una conchiglia. I battenti dello scomparto della zona inferiore sono stati danneggiati dal furto del settembre del 1994. Prima di questa devastazione si allineavano nei quattro riquadri della zona inferiore della porta in differenti atteggiamenti, allusivi alle stagioni, che sostenevano cornucopie e gerle con frutta e fiori.
Oltrepassando il portale, ci si ritrova nell’androne, attraverso il quale si può accedere sia al cortile monumentale sia ad un piccolo atrio, posto alla sua sinistra, dove è collocato l’ingresso al locale della Rota.
Entrando nel cortile, a sinistra si accede attraverso uno scalone in piperno a una serie di ambienti, tra i quali il Salone delle Colonne. Sul lato destro è l’accesso al Succorpo vanvitelliano e ai lati attigui recentemente ristrutturati. Sul fondo prospetta la facciata all’ex Conservatorio con scala in piperno e marmo a due rampe, risalente al periodo dei restauri promossi dall’architetto Gaetano Fassini (1851-1857)
Al centro del cortile è una fontana ottocentesca, posta lì in sostituzione di una più antica commissionata da Alfonso II d’Aragona nel 1484.