L’interno della Basilica
La chiesa settecentesca fonde sapientemente elementi barocchi e classici. Imponente è l’unica navata, con tre cappelle per ciascun lato, dominata dalla cupola che, con le sue dimensioni, si impone come una delle presenze più maestose del paesaggio urbano di Napoli, conferendo particolare luminosità al nodo centrale della crociera. Ritmo e luminosità, caratteristiche salienti dell’architettura vanvitelliana, sono determinate anche dall’articolazione delle possenti colonne architravate che si alternano alle nicchie disposte nelle pareti della navata e della crociera.Ai lati del portone principale della chiesa, Vanvitelli realizzò un pronao separato dalla navata da due colonne a sostegno della tribuna dell’organo. A destra e a sinistra del vestibolo si aprono due cappelle che si differenziano dalle altre per l’impianto architettonico ottagonale. In quella di destra un’epigrafe del XVIII secolo ricorda le principali vicende della costruzione della chiesa. In quella di sinistra vi sono due dipinti: una tavola cinquecentesca di pittore manierista raffigurante il Crocefisso tra i dolenti, ed una tela seicentesca raffigurante la Madonna della Purità. All’esterno delle due cappelle sono collocati due scarabattoli che contengono altrettante sculture lignee policrome di Giuseppe Picano (attivo nella seconda metà del XVIII secolo). Le opere, datate al 1790, rappresentano Sant’Anna con la Vergine e San Giuseppe.