La ruota della Santa casa dell’Annunziata

L. Vanvitelli, Facciata e Coro delle Monache, disegno, Napoli, Museo Civico di Castel Nuovo

L. Vanvitelli,
Facciata e Coro delle Monache
disegno, Napoli
Museo Civico di Castel Nuovo

La Santa Casa accoglieva creature che venivano abbandonate in una ruota, posta in corrispondenza di una buca esterna all’edificio, da famiglie povere o da madri che li avevano concepiti di nascosto. Il più antico documento d’immissione nella ruota risale al 1601 anche se già dal XV secolo l’edificio ospitava i trovatelli, come attesta una bolla pontificia di Paolo II del 1463, che concedeva indulgenza a coloro che prestavano gratuitamente assistenza agli orfani dell’Annunziata. La ruota è costituita da una struttura lignea suddivisa in due scomparti superiori ed un piano collocato a metà altezza. Nello scomparto di sinistra con sportello di chiusura, è il torno, un grosso cilindro di legno girante su di un perno centrale e provvisto di tre varchi: nel primo è una lastra metallica con due fori in corrispondenza degli occhi della guardiana, detta “rotara”; nel secondo vi è una piccola finestra rettangolare che serviva ad ulteriore verifica del contenuto del cilindro; nel terzo vi è l’apertura rettangolare in cui venivano immessi i bambini. Raccolti nella camera interna, di recente aperta al pubblico dopo un intervento di restauro, i bambini venivano lavati in una vasca situata accanto alla ruota, che fungeva sia da lavatoio che da fonte battesimale. Prima di essere affidati alla nutrice, veniva loro legato al collo un laccetto con una placchetta di piombo sulla quale erano incisi, da un lato, il numero di matricola dall’altro l’immagine della Madonna (Madonna de Repentiti). Anche se nel 1862 venne abolito il sistema del torno in tutta l’Italia, la Santa Casa dell’Annunziata cominciò a discutere dell’abolizione solo nel febbraio del 1872. La chiusura definitiva risale al 1875, resa indispensabile dall’aberrante abitudine di abbandonare nello spazio esiguo del torno (diametro di cm 180, altezza 154 cm e profondità 90 cm) anche adolescenti i quali potevano subire della forzata postura subivano malformazioni permanenti.

La ruota

L. Vanvitelli, Facciata e Coro delle Monache, disegno, Napoli, Museo Civico di Castel Nuovo