La Santa casa dell’Annunziata

La Santa casa dell’Annunziata rappresenta una delle più antiche e importanti istituzioni presenti nel Regno di Napoli. Governate da laici, le Sante Case dell’Annunziata nacquero nel XIV secolo con la funzione di Enti assistenziali per accogliere orfani e “trovatelli”. La storia della Casa a Napoli ha origine nel 1318 circa quando una Congregazione della Santissima Annunziata chiedeva al re Roberto d’Angiò l’esproprio di un piccolo fondo per la costruzione di una chiesa e di un ospedale, sostenuta dalle offerte del popolo. Ben presto la Santa Casa ottenne privilegi e donativi dai sovrani angioini e fu proprio per volontà di Sancia di Majorca, seconda moglie di Roberto il Saggio, che nel 1343 sorse il nuovo complesso che comprendeva la chiesa, l’ospedale, l’ospizio dei trovatelli e il conservatorio delle esposte. La Santa Casa veniva amministrata da un governo composto da un cavaliere del Sedile Capuano e da quattro rappresentanti della piazza del popolo. Durante il XVII secolo divenne uno dei più importanti ospedali della città accogliendo fino a cinquecento malati. La fama dell’istituzione è dovuta però, alla sua celeberrima ruota dove i cosiddetti “figli della Madonna” venivano abbandonati per essere ospitati nella Santa Casa dell’Annunziata che provvedeva al loro mantenimento.

Tavola Strozzi, particolare, 1457

Pianta Dupérac-Lafréry, particol., 1566